Grandi talenti musicali – una quarantina gli artisti in campo si esibiscono il 18 maggio nella chiesa del Santissimo Crocifisso, alle 18,30, per proporre uno straordinario repertorio del sei-settecento: in programma tutto il fasto della grande musica sacra di Monsieur de Lully, il fiorentino Giovanni Battista Lulli emigrato alla corte del Re Sole sul finire del ’600, poi diventato il padre della musica francese. Musica antica, eppure eccezionalmente attuale. Dirige il maestro Samuele Lastrucci, appena 25enne e ideatore del festival che ormai è in piedi da cinque anni.
«La musica barocca è schietta e bella ed ha un grande pregio – spiega Lastrucci -: aderire perfettamente al proprio scopo, che sia quello cortigiano di allietare il risveglio di un principe, o quello teatrale di narrare le gesta di Orlando o quello liturgico di esaltare il Santissimo Sacramento, la musica barocca lo sa fare sempre nel più diretto ed efficace dei modi. La musica barocca è bella davvero, è nuova, ed è più vicina ai giorni nostri di quanto non si possa immaginare». Samuele Lastrucci ha iniziato il percorso di musicista a 6 anni prendendo lezioni di pianoforte dopo scuola. «A 16 anni – racconta – frequentavo il teatro da acerbo melomane e dirigevo il coro studentesco del liceo. Più tardi mio padre mi ha sostenuto nell’impresa di iniziare a studiare direzione d’orchestra. Mi sono avvicinato seriamente alla “musica antica” soltanto con l’inizio dell’università. La facoltà di filosofia di Firenze si trova in un ex convento di via Bolognese affiancato ad una chiesetta che è uno dei più incredibili (e ignorati) esempi di tardo barocco fiorentino. Questo ambiente dorato risalente agli ultimi anni dissoluti di Giangastone de’ Medici mi fu di grande ispirazione». Da qui è iniziato un grande amore. Oggi Lastrucci dirige eventi in Italia e all’estero.
Il Da Vinci Baroque Festival 2019 proseguirà con questi concerti: il 25 maggio, alle 21. l’Ensemble Archicembalo si esibirà nel Cenacolo degli Agostiniani a Empoli in un concerto dedicato a Vivaldi, Haendel, Corelli, Scarlatti e Bach; il 1° giugno, alle 21, a Vinci il Coro Giovanile della Toscana diretto da Benedetta Nofri interpreterà un programma dedicato al cinquecentenario dalla scomparsa di Leonardo da Vinci; il 9 giugno, alle 18, nella Chiesa di S.Caterina d’Alessandria a Pisa ci sarà il concerto finale di questa quinta edizione. In programma le grandi polifonie mariane di Domenico Scarlatti: il Magnificat ed il celebre Stabat Mater a 10 voci.