Come è facile constatare dal programma dell’edizione di quest’anno, si tratta di un avvenimento che non solo tende a far conoscere la musicalità e la sonorità di uno strumento eccezionale, ma anche a far suonare musiche che non è facile potere ascoltare, in quanto prevalentemente impostate su spartiti sacri o su composizioni che hanno alle spalle alcuni secoli di storia. Come ad esempio l’esecuzione originale dei «Carmina burana» – risalente al XII secolo – e che poco o nulla ha da spartire con la trascrizione moderna e ben conosciuta di Carl Orff.
«Si tratta di dieci concerti, cinque in luglio e cinque in agosto tutti a tema come tradizione» ci ha detto in proposito Graziano Barsotti «ma che hanno come protagonista principale lo storico organo ormai conosciuto in tutto il mondo. Uno strumento, capolavoro dell’arte organaria, costruito dal veneziano Vincenzo Colonna per la chiesa di San Francesco a Lucca. La sua importanza è tale che in occasione dei due grandi restauri, ha visto nel 1981 la presenza a Corsanico del Primo Ministro Giovanni Spadolini e nel 2005 quella dell’allora presidente del Senato Marcello Pera. Come pure la presenza nel 1984 del Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Tamburino e l’ex-presidente del Senato Leonetto Amadei in un concerto organizzato per la Magistratura Italiana. Le 36 edizioni del “Festival” hanno portato a Corsanico i più grandi organisti mondiali, orchestre, ensemble e solisti di grande fama internazionale. In sostanza il cartellone di quest’anno» ha concluso il Presidente Barsotti «si presenta alquanto variegato, con musiche che spaziano dal Medioevo fino alla contemporaneità, toccando anche il melodramma ottocentesco fino alle più note colonne sonore del cinema».
Per la cronaca è comunque necessario sottolineare che l’organo di Corsanico, come già accennato da Graziano Barsotti, venne costruito per la Chiesa di San Francesco a Lucca per l’importo di 380 scudi d’oro. Ma dopo la soppressione degli Ordini Religiosi e la requisizione dei beni ecclesiastici decretata dal Governo del tempo, nel 1885 venne posto all’asta pubblica e quindi aggiudicato al prezzo di Lire 1.015 e 10 ad Annibale Ceragioli – appunto – di Corsanico a nome e per conto di un comitato paesano.
L’insegna turistica «Corsanico il Paese della Musica» che si incontra lungo la strada che da Massarosa conduce al paese, è quindi una delle più appropriate, perché esalta in modo netto e sintetico le caratteristiche culturali di questo paese, tanto più importanti e significative per avere all’interno della chiesa parrocchiale un patrimonio storico e musicale che non ha di uguali non solo in Provincia di Lucca, ma – si può dire – in tutta Italia.
Info e programma: www.corsanicomusica.it/